Il questore fa il furbo… (ma nessuno ci casca)

Saremo brevi.
Le dichiarazioni del questore di Torino in merito ai fatti di giovedì sera non tardano ad arrivare.
Tra tutte due, che leggiamo sui giornali, ci lasciano perplessi per l’inconsistenza e l’illogicità:

In questo articolo il questore dichiara “Non reprimiamo chi pedala, ma lì c’erano antagonisti”, alludendo alla presenza di questi “esponenti di un luogo che non esiste più”. Il primo ragionamento deduttivo che viene in mente è “se ci sono delle persone che per qualche motivo devono essere fermate, questa cosa non può accadere (com’è ovvio) prima o dopo o in altra sede?” Ovviamente tutto questo non considerando il fatto che alla fine non sono state fermate solo queste “pericolosissime persone”.
Viene quasi da pensare che ora si “condannino” le persone per quello che sono e non per le azioni da loro fatte, e che se una persona “marchiata” frequenti un qualsiasi luogo, questa sia una scusa valida per reprimere indiscriminatamente e impunemente.
Nello stesso articolo viene sostenuto che “Alcuni ciclisti sono stati messi a terra, ma nessuno si è fatto male e tutto si è svolto in otto secondi”. I presenti hanno ben visto i bernoccoli e lo stato di chi è stato “messo a terra”.

In quest’altro articolo la dichiarazione è a dir poco inquietante: “La tensione sta aumentando ma Torino è più sicura” è un’affermazione che si contraddice da sola, anche dal punto di vista di chi dovrebbe mantenere l’ordine.
Probabilmente anche durante il ventennio la tensione era altissima ma la città era “sicura”…

Non possiamo che accogliere il supporto di Bike Pride e partecipare numerosi e determinati a non farci intimidire da questa “tensione” che sempre più somiglia ad una dittatura.

giovedì 28 marzo, ore 19 piazza Palazzo di Città
Pedalata Cittadina (aka Massa Critica)

Massa Critica Torino