Pedalata solidale verso il CPR e lontano dalle frontiere

Riceviamo e diffondiamo info su una pedalata solidale in programma per questo sabato, 1° febbraio.
L’idea è quella di collegare ed unire due presidi ed abbattere divisioni e distanze, per questo si pedalerà dal presidio di corso Regina Margherita 128 verso il presidio di corso Brunelleschi (CPR di Torino).

Torino è la “Smart City”, il luogo nel quale si cerca di esaudire i sogni e soddisfare le necessità create apposta per te, anche se questo genera individui di serie B, individui che non hanno diritti e brutture di ogni tipo. In questa città si installano antenne senza sapere a che servono, nascono inutili ostelli in quartieri da gentrificare e non si spende un centesimo per i senzatetto che trovi sparsi per strada, né per l’aria tossica che fa ammalare i suoi abitanti…

Per questo ed altri motivi non possiamo che accogliere ogni iniziativa di denuncia nei confronti delle oscenità che siamo ogni giorno costretti a vedere.

Prima Massa Critica dell’anno 2020

Si è da poco conclusa la prima Massa Critica dell’anno in una Torino il cui clima repressivo ha battuto di parecchio il gelo invernale.
La partecipazione è stata ampia, anche in risposta solidale al “regalino” ricevuto da due persone la settimana scorsa.
La città la sa lunga in fatto di sorprese e, mentre la sindaca vanta di accogliere il simbolo “green” del momento (Greta Thumberg), due partecipanti ad una manifestazione di “Fridays For Future” del 25 settembre scorso hanno ricevuto qualche centinaio di euro di multa ciascuno per essere andati in contromano con la bici durante il raduno di quel giorno.

La “città dei primati negativi” (come quello europeo per inquinamento), tenta (consciamente?) di creare un pericoloso precedente legale, lesivo per la libertà individuale, secondo il quale si può essere multati all’interno di un corteo per una regola del codice della strada che secondo il codice stesso non può essere valida in quel momento.
Ciliegina sulla torta il fatto che l’azione contestata si sia svolta nel luogo più inquinato del paese (piazza Baldissera).
Cosa chiedere di più?

Il tentativo degli agenti impegnati nel “gestire” la situazione era di limitare il più possibile i contatti tra i partecipanti e gli utenti della strada, i quali, eccezion fatta per qualche caso isolato, non erano particolarmente agitati. C’era qualche “papà vigile” convinto che i partecipanti ad un simile raduno non fossero né coscienti del perché fossero lì né capaci di comunicare con le persone (e ignaro del fatto che le masse critiche a Torino si sono svolte per decine d’anni senza la loro presenza…)
Particolarmente di rilievo il fatto che per adempiere a questo compito i vigili fossero costretti a sfrecciare ad alta velocità in motocicletta in contromano sui controviali dei corsi più grossi, mettendo in pericolo sé stessi ed altre persone…

Non possiamo che augurare un felice anno di pedalate a tutti, ricordando alla sindaca che il suo finto gesto di accoglienza nei confronti di Greta Thumberg e di ciò che ella rappresenta non ci inganna: sappiamo bene che l’interesse per il nostro futuro è indissolubilmente legato ad una critica aperta e radicale al nostro modo di vivere ed ai meccanismi che regolano il funzionamento della nostra società, questioni che autorità e potere (di qualsiasi tipo) non vogliono affrontare.

Ci saranno altre pedalate di risposta al pessimo clima che si respira (in tutti i sensi) in questa città.

Massa Critica Torino